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Installazione di un gruppo elettrogeno in un locale

Il progetto di installazione di un gruppo elettrogeno in un locale deve pren­dere in considerazione i seguenti aspetti preliminari:

  • il locale deve avere i requisiti previsti dalla circolare MI.SA. n.31/78;

  • l'apertura di accesso al locale e gli spazi antistanti devono essere sufficienti per 10 scarico, la movimentazione e l'inserimento all'interno del locale stesso del gruppo elettrogeno;

  • la portata del pavimento deve essere sufficiente a sostenere il peso del gruppo elettrogeno.

Per realizzare questo tipo di installazione si devono poi considerare i seguenti aspetti e le relative problematiche:

  • ventilazione del locale;

  • insonorizzazione del locale;

  • scarico dei gas di combustione.

  •  

 

Ventilazione del locale

In tutte le installazioni di un gruppo elettrogeno in un locale é necessario prevedere un sistema di aerazione in grado di assicurare condizioni ambien­tali che permettano al sistema e agli equipaggiamenti di funzionare con i più alti livelli di affidabilità e durata, nonché a garantire la salubrità dell'am­biente.


L'impianto di ventilazione dovrà essere in grado di soddisfare tre esigenze:

  • realizzare un'efficace raffreddamento del gruppo elettrogeno;

  • assicurare l'afflusso di aria comburente al motore;

  • assicurare condizioni ambientali ottimali nel locale.

  •  

Nella progettazione del locale é necessario attenersi alle seguenti regole pratiche:

  • l'ingresso dell'aria fredda deve essere lontano da fonti di calore;

  • l'aria fredda deve lambire dapprima le superfici meno calde e poi quelle a maggiore temperatura: in ogni caso non deve essere indirizzata direttamente sul punto più caldo del locale, onde evitare un innalzamento generale della temperatura;

  • l'uscita dell'aria calda deve avvenire in modo che non si misceli con l'aria fredda entrante nel locale.

Il sistema di ventilazione deve prevedere adeguate finestrature per l'aspirazione dell'aria fredda e per l'estrazione dell'aria calda.
Sulle finestrature vanno montate delle griglie metalliche antipioggia, con l'e­ventuale aggiunta di pannelli filtranti, nel caso in cui l'ambiente da cui l'aria viene aspirata sia particolarmente polverulento. Questi filtri devono proteg­gere tutto il locale dall'azione delle polveri dannose per le apparecchiature elettriche ed elettroniche oltre che per il motore: la loro scelta deve essere fatta caso per caso al fine di poter scegliere dei filtri che garantiscano l'ab­battimento di almeno l'85% in peso delle particelle entranti.
E' importante considerare che le griglie antipioggia, per loro stessa conformazione, comportano una diminuzione della superficie libera di passaggio dell'aria rispetto alla superficie dell'apertura della finestratura e questo fattore dovrà essere considerato in fase di progettazione. Inoltre é sempre preferibile installare sul retro dell'elemento grigliato una rete a maglia fine che impedi­sca a piccoli animali di entrare nel locale del gruppo elettrogeno.
Per quanto attiene le problematiche di raffreddamento occorre precisare che l'aria calda non deve assolutamente essere lasciata libera di diffondersi nel locale, in quanto ne provocherebbe un generale innalzamento della tempe­ratura; per questo motivo vengono adottati dei convogliatori in cui incana­lare l'aria di raffreddamento che, una volta esaurito il suo compito refrige­rante, deve essere espulsa dal locale che alloggia gruppo elettrogeno. Fra la canalizzazione dell'aria calda e l'apparato motore é necessario interporre un convogliatore flessibile (comunemente chiamato soffietto) che permette di smorzare le vibrazioni generate dal gruppo elettrogeno.
Inoltre l'uscita del convogliatore di scarico dell'aria calda deve essere collocata laddove non possa creare disagi alle persone o disturbo al corretto fun­zionamento di altri impianti.

Un altro aspetto da tenere in considerazione (e normalmente trascurato) é rappresentato dal contrasto del vento prevalente nella zona di installazione nei confronti dell'uscita dell'aria calda di raffreddamento. Qualora sussista una ragionevole possibilità che il vento possa essere un ostacolo é necessa­rio predisporre un tratto di convogliatore aggiuntivo .
Qualora sussistano problematiche legate al rumore prodotto dal gruppo elettrogeno é necessario intervenire per dotare il locale di una adeguata insonorizzazione: le metodologie esposte in questa parte si limitano ad una analisi qualitativa del problema, in quanto gli interventi sono specificamen­te legati ai singoli casi; ogni intervento deve essere pertanto mirato in rela­zione alla specifica fonte di rumore.Le aperture verso l'esterno del locale sono i punti più sensibili ai fini della rumorosità che il gruppo elettrogeno immette nell'ambiente esterno. Per questa ragione, in corrispondenza delle finestrature, é necessario creare del-le "trappole di rumore" il cui scopo principale é quello di impedire la pro­pagazione del rumore per assorbimento e riflessione dell'onda sonora.

Queste trappole di rumore possono essere di vari tipi e un ottimo risultato é ottenibile rispettando alcune regole pratiche:

  • le sezioni dei passaggi aria devono essere almeno uguali alle sezioni del-le finestrature a cui sono applicate;

  • maggiore é la lunghezza dei condotti, migliore é l'abbattimento;

  • i materiali di rivestimento delle trappole devono essere adeguati alle fre­quenze da abbattere.

Le pareti, il soffitto e il pavimento del locale rappresentano la voce di spe­sa più onerosa per quanto attiene gli interventi di insonorizzazione.

Le pareti e il soffitto vanno rivestiti utilizzando materiali fonoassorbenti e/o fonoisolanti, tenendo presente che i pannelli reperibili da commercio hanno un coefficiente di assorbimento acustico che é in funzione dello spessore del pannello stesso. Per ottenere risultati migliori potrà essere necessario utilizzare più pannelli sovrapposti. Per poter effettuare tali rivestimenti risulterà necessaria l'applicazione sulle superfici da rivestire di adeguati profili metallici con funzione di telaio portante per le pannellature insono­rizzanti.
Il pavimento può essere coibentato mediante strati di sughero o altro materia-le fonoassorbente, sul quale andrà applicato uno strato adibito al calpestio. Alcune tipologie di materiali fonoassorbenti presentano problemi igienici e di sicurezza: ad esempio la lana minerale, se esposta direttamente all'am­biente può rilasciare le fibre che la compongono ed é quindi indispensabile che i pannelli vengano rivestiti con film protettivi per evitare l'insorgere del problema.
L'adozione di materiali di tipo plastico o gommoso può comportare proble­mi per quanto riguarda la loro infiammabilità o la tossicità in caso di espo­sizione al fuoco.
In tal senso un aspetto importante da tenere in considerazione nell'utilizzo di questi materiali é rappresentato dalla loro capacità di reazione al fuoco, che viene espressa come "Classe di reazione al fuoco" e attribuita dopo accurate prove di laboratorio.
La classe di reazione al fuoco valuta il grado di partecipazione all'incendio di un determinato prodotto.

Le classi di reazione al fuoco sono espresse da un numero: maggiore é il grado di partecipazione all'incendio maggiore sarà la classe di reazione al fuoco. I cosiddetti materiali incombustibili sono contraddistinti dalla clas­se "O". E' comunque opportuno specificare che la classe di reazione al fuoco non é una caratteristica del prodotto, ma é riferita al suo specifico impiego e alla sua posa in opera. Nella classificazione di ogni materiale vengono conside­rati tre aspetti del suo comportamento sotto l'azione del fuoco:

  1. la velocità di propagazione della fiamma;

  2. l'emissione di fumi irritanti o tossici;

  3. il gocciolamento di materiale incandescente.

 

Gas di scarico

Negli impianti che prevedono l'installazione del gruppo elettrogeno in ambienti chiusi é necessario convogliare i gas di scarico all'esterno per mezzo di appositi condotti.

Gli scarichi dovranno essere protetti dalle intemperie e dotati di drenaggio, nonché di giunto di dilatazione installato in prossimità della flangia di sca­rico del motore del gruppo elettrogeno e finalizzato a compensare:

  • le vibrazioni trasmesse dal motore;

  • le dilatazioni provocate dalle temperature;

  • le imprecisioni di montaggio, di posa e costruzione dei condotti di scarico.

Il percorso della tubazione deve essere realizzato in modo da offrire la mini-ma resistenza possibile al flusso dei gas di scarico e il silenziatore deve essere accuratamente scelto. Il problema più grave é la contropressione, in quanto una contropressione eccessiva causa una forte perdita di potenza del motore, l'aumento dei consumi specifici e delle temperature di combustio­ne che, a loro volta, provocano una eccessiva fumosità e sollecitazioni ter­miche che riducono considerevolmente la vita del motore.

Le principali linee guida su cui basare la progettazione di un impianto di sca­rico ottimale sono volte a minimizzare la contropressione median­te i seguenti accorgimenti:

  • evitare diametri della tubazione troppo piccoli;

  • limitare il numero delle curve lungo il percorso;

  • evitare in modo assoluto riduzioni di sezione;

  • utilizzare curve con raggi elevati (almeno 2,5 volte il diametro della tuba­zione);

  • limitare la lunghezza totale dell'impianto dei gas di scarico.

Inoltre é importante che i supporti del silenziatore e delle tubazioni venga-no ben dimensionati, prendendo in considerazione il peso considerevole dei componenti e le vibrazioni residue a cui saranno soggetti durante l'esercizio dell'impianto.

La propagazione del rumore attraverso lo scarico si manifesta con vibrazio­ni e rumorosità trasmesse alle pareti dalla tubazione e dal silenziatore ed il caratteristico scoppio all'uscita del condotto.

Si é visto che i silenziatori possono essere di svariate tipologie, tuttavia la loro scelta é condizionata da molti fattori ed é pertanto consigliabile affi­darsi all'esperienza del costruttore del gruppo elettrogeno specificando all'atto dell'acquisto il risultato che si vuole ottenere.